Archivio Luciano Caruso con Antonio Petrocelli (attore)
Balbettando Marx: Brani di poesia sonora dall’archivio Luciano Caruso
BALBETTANDO MARX | PROGRAMMA
La serata propone all’attenzione del pubblico brani scelti di sperimentazioni fonetiche-sonore a partire da testi futuristi, passando poi dalle esperienze Dada, Surrealiste e Lettriste, fino ad arrivare alla “poesia sonora” sviluppata da alcuni autori contemporanei, italiani e internazionali, che hanno agito in questo ambito sperimentale vero e proprio incrocio di multiformi espressione artistiche, in cui si combinano secondo modalità diverse, scrittura, vocalità, musica e gestualità.
Il materiale utilizzato, spesso raro e prezioso, è tratto dall’archivio lasciato da Luciano Caruso, che contiene significative testimonianze nell’ambito di una poesia intesa come “fisicità e materia”, ben evidenziata ne Il colpo di Glottide, settimana di poesia internazionale che Caruso organizzò a Firenze nell’aprile del 1980.
Lo spettacolo inizierà con l’ascolto della registrazione dell’Inno patafisico, testo scritto da Luciano Caruso, musicato e cantato da Antonio Casagrande. Dopo una breve presentazione a cura di Sonia Puccetti, la manifestazione proseguirà con l’intervento di Antonio Petrocelli che reciterà e commenterà alcuni testi poetici. Infine la serata si chiuderà con l’ascolto di brani registrati tratti dai documenti dell’Archivio Caruso.
Programma:
Antonio Petrocelli leggerà:
Giacomo Balla: Macchina tipografica (1914)
Paesaggio + temporale (1915)
Francesco Cangiullo: Canzone pirotecnica (1915)
Fortunato Depero: Brindisi alla signora Jacobson (1929)
Hugo Ball: Karawane (1916)
Nuvolette
Louis Aragon: Suicide (1924)
Antonin Artaud:Centre pitere et potron chier (1946)
Bernard Heidsieck: Vaduz (1974)
Luciano Caruso: Balbettando Marx (1973)
Omaggio a Satie (1981)
Antonio Petrocelli, nato a Montalbano Jonico (Matera) nel 1953, è un volto familiare del cinema italiano, ha recitato in più di sessanta film, alcuni dei quali di grande successo: Caruso Pascoski, Palombella rossa, Il portaborse, La Scuola, Sud, Uomo d’acqua dolce… Ha lavorato con i più importanti registi italiani: Marco Bellocchio, Giuseppe Bertolucci, Nanni Moretti, Carlo Mazzacurati, Francesco Nuti, Gabriele Salvatores, Paolo Sorrentino…Ha vinto nel 1997 il premio Solinas, sezione Racconto Cinematografico, con il soggetto “All’alba il pane bianco” scritto con Franco Girardet. È autore del romanzo Volantini. Ora tocca a me partire, prefazione di Adriano Sofri (Premio Libernauta 2004). Per ARCHIVIA ha curato la traduzione dal dialetto tursitano della raccolta di poesie di Albino Pierro Il bacio di mezzogiorno. Il suo secondo romanzo, Il caratterista basilisco del cinema Scaturchio, è stato pubblicato nel 2010, seguito dalle sillogi poetiche Garofani (premio AlberoAndronico 2016) e Peraspina Perapoma (Fiorino d’argento al Premio Firenze 2019 e Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica 2020).
La sua DECLAMAZIONE FUTURISTA è stata rappresentata in Italia e all’estero: recentemente al museo LUCCA nell’ambito della mostra dedicata a Depero.