Ground Action (collettivo di architetti paesaggisti), a cura di Valeria d‘Ambrosio (curatrice)
URPFLANZE | Manutenzione come partecipazione
URPFLANZE
La pianta primitiva diventa la cosa più sorprendente del mondo: per essa la natura stessa mi invidierà
—Goethe, Viaggio in Italia (1816)
Cosa spinge la natura, nella sua millenaria identità, a un continuo reinventarsi, a un costante tendere verso qualcosa che ancora non è o che ancora non ha? È il divenire perpetuo che si traduce nel principio di libertà naturale: libertà di deviare dalle traiettorie stabilite, libertà di autodeterminarsi a seconda delle condizioni contingenti, libertà di distinguersi da sé per darsi una forma sempre nuova e in movimento. È la libertà della natura di svincolarsi dai limiti imposti dalla concezione romantico-moderna tendente all’evoluzione dell’animismo tradizionale nel tentativo di fare della natura qualcosa che sia a immagine e somiglianza dell’uomo. Non c’è niente che più ci allontana dallo spirito originario e in continua evoluzione della natura che antropomorfizzare la natura stessa, darle una forma chiara e ordinata basata su un gusto soggettivo, dotarla di un’anima di stampo antropocentrico che cambia a seconda del contesto socio-culturale di riferimento. Attraverso le “azioni di degradazione” di Ground Action che si concentrano sullo studio delle piante infestanti, sul riutilizzo di scorie e materiali di risulta e sulla concettualizzazione del disordine, intendiamo recuperare e manutenere la pianta originaria per dimostrare, contrariamente a quanto affermava Aristotele, che la natura non è importante finché serve l’uomo e all’uomo. Rendiamo percettibile l’impercettibile, udibile l’inudibile, visibile l’invisibile: Urpflanze come presenza piuttosto che come rappresentazione. (Valeria D’Ambrosio, curatrice)
Il laboratorio delle “azioni di degradazione” di Ground Action si terrà dal 27 al 29 agosto dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18. Le persone sono invitate a prendere parte alle attività in qualsiasi momento: l’importante è indossare scarpe comode, guanti da lavoro e T-shirt bianca.
Se siete interessati ai workshop – scriveteci a office@villaromana.org.
Ground Action è un collettivo di professionisti esperti nel campo dell’architettura, del paesaggio e delle arti che si ispira a pratiche collettive, attive e partecipative della trasformazione dello spazio per realizzare progetti e azioni site-specific. Ground Action promuove la progettazione sostenibile, la manutenzione come forma di progetto, il riuso come azione di trasformazione. Ground Action ha come intento la produzione diretta e concreta di installazioni, interventi performativi e comportamenti virtuosi attraverso l’utilizzo e il riciclo di materiali di recupero. Ground Action si configura come un atelier di ricerca on site e open air volto a innescare o accelerare processi di rivalutazione di siti appositamente prescelti, rivendicando il valore performativo dell’azione nello spazio pubblico e nel paesaggio. Ground Action è Matteo D’Ambros, Sergio Sanna e Roberto Zancan.