LU // 29.06. 18:00

Open Program of the Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards
Cittadinanza attiva e i limiti dell’innocenza: su responsabilità, creatività e la costruzione di un mondo nuovo

CITTADINANZA ATTIVA E I LIMITI DELL’INNOCENZA

Negli ultimi mesi molte persone nel nord del mondo si sono confrontate, per la prima volta, con carenze di forniture, restrizioni alla mobilità, improvvise perdite di posti di lavoro ecc. La fragilità della società globale nel suo complesso si è rivelata con chiarezza, e questo può forse avvicinarci a una semplice verità: che una società funzionante ha bisogno della partecipazione dei suoi cittadini per incamminarsi verso una maggiore giustizia, equità e sostenibilità. E ha bisogno della visione di un possibile futuro migliore. Dalla creazione artistica di una temporanea utopia, allo sviluppo di una consapevolezza sui temi razziali, ci sono molte lezioni da trarre dalla pratica di una cittadinanza attiva portata avanti al di fuori delle strutture date della società.

Il Workcenter of Jerzy Grotowski è stato fondato nel 1986 su invito del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera, Italia (ora: Teatro della Toscana – Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale), e dei suoi direttori Roberto Bacci e Carla Pollastrelli. Per 13 anni, fino alla sua morte nel 1999, Grotowski ha sviluppato al Workcenter una linea di ricerca sulle arti performative nota come arte come veicolo. Iniziato nel 2007 su iniziativa di Mario Biagini, Open Program è un collettivo composto da 10 artisti di 4 continenti che creano occasioni per l’incontro. Al cuore delle arti performative c’è un incontro: non c’è concerto senza musicisti e pubblico, né teatro senza attori e spettatori, né apprendimento senza insegnanti e studenti. Dall’interazione con amici e sconosciuti, professionisti e dilettanti, arte e scienza, locale e globale, anziani e giovani, tradizione e innovazione, nascono le ricerche e le scoperte dell’Open Program.

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